“Uscire da fede stanca e andare verso le periferie dell’esistenza”

27/03/2013 
Papa Bergoglio

FRANCESCO

La meditazione della prima udienza generale del mercoledì del pontefice che si è aperta con il ricordo di Benedetto XVI e gli appelli per il Centrafrica e il Medioriente

ALESSANDRO SPECIALE
CITTÀ DEL VATICANO

 

Per la sua prima udienza generale, papa Francesco conferma la linea adottata dall'inizio del suo pontificato: il papa parla (quasi) solo in italiano. Non solo per la catechesi – preparata su un foglio ma letta con frequenti aggiunge a braccio: papa Bergoglio ha recitato in italiano anche i saluti ai pellegrini provenienti dai diversi Paesi del mondo. “Non vuole fare preferenze tra le lingue”, ha spiegato il vice-direttore della Sala Stampa vaticana, padre Ciro Benedettini. Degli speaker hanno invece letto nelle diverse lingue le sintesi della catechesi papale e una traduzione dei suoi saluti.

Al primo appuntamento del mercoledì mattino con papa Francesco in piazza San Pietro sono arrivate circa 15mila persone. A loro, il pontefice argentino ricordato prima di tutto il suo predecessore, Benedetto XVI, di cui ha raccolto “con grande riconoscenza e venerazione” il testimone. Dopo Pasqua, Francesco ha manifestato il desiderio di riprendere il ciclo di catechesi sull’Anno della Fede lasciato interrotto da Benedetto XVI.

Ma per la sua prima udienza il Papa ha voluto soffermarsi sul senso dei riti della Settimana Santa iniziati domenica con la celebrazione delle Palme. E ha colto l'occasione per tornare su quello che è già diventato uno dei leitmotiv del suo breve pontificato: l'invito alla Chiesa, e ai cristiani, a uscire da se stessi per andare incontro al mondo e agli altri uomini.

“Uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario, dalla tentazione di chiudersi nei propri schemi che finiscono per chiudere l’orizzonte dell’azione creativa di Dio. Dio è uscito da se stesso per venire in mezzo a noi, ha posto la sua tenda tra noi per portarci la misericordia di Dio che salva e dona speranza”, ha ricordato papa Francesco. “Anche noi – ha aggiunto –, se vogliamo seguirlo e rimanere con Lui, non dobbiamo accontentarci di restare nel recinto delle novantanove pecore, dobbiamo 'uscire', cercare con Lui la pecorella smarrita, quella più lontana. Ricordate bene: uscire da noi, come Gesù, come Dio è uscito da se stesso in Gesù e Gesù è uscito da se stesso per noi”.

Il pontefice ha sottolineato che Dio “non ha aspettato che andassimo da Lui, ma è Lui che si è mosso verso di noi, senza calcoli, senza misure”. Così anche Gesù, che ha vissuto la sua umanità fine nelle “realtà quotidiane della gente più comune: si è commosso davanti alla folla che sembrava un gregge senza pastore; ha pianto davanti alla sofferenza di Marta e Maria per la morte del fratello Lazzaro; ha chiamato un pubblicano come suo discepolo; ha subito anche il tradimento di un amico. In Lui Dio ci ha dato la certezza che è con noi, in mezzo a noi”.

Così, quando Gesù ha detto “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”, per Francesco questo sginifica che Gesù “non ha casa perché la sua casa è la gente, siamo noi, la sua missione è aprire a tutti le porte di Dio, essere la presenza di amore di Dio”.

Al termine dell'udienza, papa Bergoglio ha lanciato anche il suo primo appello internazionale, per la guerra civile che sta dilaniando la Repubblica Centrafricana. “Faccio appello – ha detto il pontefice – perché cessino immediatamente le violenze e i saccheggi, e si trovi quanto prima una soluzione politica alla crisi che ridoni la pace e la concordia a quel caro Paese, da troppo tempo segnato da conflitti e divisioni”.

"Cari pellegrini di lingua araba e del Medio Oriente: non abbiate paura di seguire con coraggio Gesù crocifisso e risorto, portando a tutti la gioia e la luce della vostra fede". Ha il Papa al momento dei saluti in lingua a conclusione dell'udienza generale in piazza San Pietro.

Infine sull’account @pontifex di Papa Francesco è arrivato un nuovo tweet: “Rimanere con Gesù – si legge – esige uscire da se stessi, da un modo di vivere la fede stanco e abitudinario”. Sull'account Twitter del Papa in nove lingue sono oltre 4 milioni e mezzo i followers.

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